Sars, Sirchia:"C'è un caso molto sospetto"
Tra i tanti allarmi che hanno attraversato la Penisola in quest'ultimo periodo, il ministro Sirchia ne individua uno definendolo "molto sospetto". Si tratta di uno steward, ricoverato a Roma.
ROMA - Un caso "molto sospetto". Dopo gli allarmi che hanno investito un pò tutta la Penisola (gli ultimi a Firenze e Imperia) su presunti contagi da Sars, la polmonite atipica che proviene dall'Oriente, e che si sono rivelati quasi tutti normali casi di affezione polmonare, il ministro della Sanità Girolamo Sirchia punta ora il dito su un paziente che potrebbe rappresentare un problema decisamente più serio. E' uno steward, ovvero, per professione, un soggetto che ha contatti con l'estero, l'Asia in genere, e gli eventuali viaggiatori e passeggeri che provengono dall'Oriente. E' ricoverato da tempo allo Spallanzani di Roma, uno dei due centri italiani (insieme al Sacco di Milano) più preparati per affrontare un'eventuale emergenza, e, secondo il ministro, "sembra essere molto sospetto". "Il paziente - sostengono i medici dell'istituto romano - sta meglio, è senza febbre ma resta in costante osservazione". Proseguono, intanto, gli esami di laboratorio sui virus e batteri prelevati dallo steward. Per ora, non se ne dice di più.
L'uomo, ricoverato a Roma, era arrivato da Hong Kong e stava poco bene già alla partenza del suo volo. Peraltro, sceso nella Capitale, ha fatto tappa in altre città italiane, prima di tornare a farsi ricoverare a Roma. "E' obbligo delle autorità sanitarie ricostruire tutti i suoi percorsi - dice ora Sirchia - e le persone con cui è venuto a contatto". Nel frattempo, mentre si ridimensiona il caso di quattro soggetti ricoverati a Firenze (che in un primo tempo sembrava fosse un intero nucleo familiare) ne spunta uno nuovo, sempre nel capoluogo toscano. Un uomo di 39 anni infatti, è stato ricoverato oggi, dopo essere rientrato da un viaggio in Cina. Anche a Imperia si segnala un caso da tenere sotto attenzione: un uomo di 64 anni, reduce da un viaggio in Thailandia, è stato ricoverato questa notte. (1 APRILE 2003, ORE 12.39, aggiornato alle 15.47)